Running – Il vincitore è un film del '79, che racconta la storia di un atleta: Michael Andropoulos ed il suo sogno di correre alla maratona.

Film “Running – Il vincitore”: un’ottima prova di Michael Douglas

Running – Il vincitore”, film del 1979, racconta la storia di un atleta immaginario: Michael Andropoulos, alle prese con vicende familiari ed economiche, che trova nello sport la sua unica ragione di vita.

Michael Andropoulos, in piena crisi esistenziale, fra difficoltà varie, riuscirà a partecipare alla maratona dei giochi olimpici, ma una caduta gli costerà la vittoria che sembrava quasi certa.

Il runner, tuttavia, continuerà a correre, sanguinante, per finire la gara, acclamato dalla folla come vincitore morale.

Diretto da Steven Hilliard Stern, “Running – Il vincitore” (titolo originale: “Running”), è una produzione canadese, in cui il ruolo del protagonista è interpretato da Michael Douglas, figlio d’arte ed erede naturale di un altro mostro sacro di Hollywood: l’indimenticabile Kirk Douglas.

Il film si discosta molto dai soliti stereotipi in cui una storia sportiva si conclude a lieto fine, ma è proprio questa caratteristica che gli conferisce un fascino particolare: vedere un vincitore anche in un perdente.

Scena del film: "Running - Il vincitore".
Scena del film: “Running – Il vincitore”.

Lontano anni luce dalla visione del “sogno americano” tipica di pellicole precedenti in cui tutto è possibile e gli eroi vincono sempre, “Running – Il vincitore”, pone in evidenza le vicende umane più che sportive del protagonista, facendo emergere un senso della realtà eternamente in contrasto, e del tutto predominante sui propri sogni; ma che nonostante ciò, rivela la profonda umanità del protagonista, che non riesce a rassegnarsi al proprio destino, e che intende dimostrare, soprattutto a se stesso di non essere un fallito.

Il film, stroncato da una critica spietata, non ricevette, purtroppo un’accoglienza benevola fra il pubblico, rivelandosi un flop: dei circa 4 milioni di dollari spesi, al botteghino incassò soltanto 2,8 milioni.

Negli ultimi anni “Running – Il vincitore” venne rivalutato come un ottimo film, sulla considerazione di diversi elementi: innanzitutto la storia in se, che come già specificato si focalizza sulla qualità del campione, anziché sul risultato della sua prestazione.

Dovrebbe essere sufficiente questa semplice considerazione per giudicare il film: non un metro basato sui soliti cliché dettati dallo schema i cui si susseguono nell’ordine difficoltà, voglia di rivincita, e vittoria finale, ma piuttosto deve essere sempre presente e gradualmente crescente dall’inizio alla fine la voglia di andare avanti del protagonista nonostante le avversità.

Per un film diverso dagli altri, occorre un altro modo per “vederlo”, e poterlo quindi giudicare (ma ovviamente è un mio punto di vista), una visione, che in questo caso, a pensarci bene, non sarebbe affatto male, dato che mette un freno alla limitatezza con la quale si tende a identificarci sistematicamente in: numeri, risultati, e statistiche, anziché come delle persone con pregi e difetti.

Un altro punto gioca a favore del film che, secondo il mio umile parere è un capolavoro da rivedere con piacere: la grande interpretazione di Michael Douglas, davvero in forma smagliante, già dimostrata negli anni precedenti e testimoniata dal successo ottenuto nel film: “La sindrome cinese”, diretto (sempre nel 1979) da James Bridge girato a fianco di una splendida Janet Fonda (anche lei illustre figlia d’arte, essendo la figlia di Henry Fonda), e di Jack Lemmon; e non bisogna certo dimenticare un altro capolavoro del 1975: “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, in cui Douglas è il produttore di un film che ha segnato la storia del cinema, con la regia di Milos Forman, e l’interpretazione di un grande Jack Nicholson.

Altri due elementi impreziosiscono ulteriormente “Running – Il vincitore”: la colona sonora malinconica di André Gagnon, che si sposa perfettamente con l’atmosfera del film, e la fotografia di Laszlo George, impossibile da non apprezzare.

Nel cast figurano anche l’attrice statunitense Susan Anspach (scomparsa nel 2019) nel ruolo di Janet la moglie del protagonista, e gli attori canadesi Lawrence Dane, e Eugene Levy che interpretano rispettivamente l’allenatore, e l’avvocato di Michael Andropoulos.

Una curiosità del film riguarda proprio Eugene Levy, noto attore comico, in una delle sue poche interpretazioni di genere drammatico.

Locandina originale del film "Running".
Locandina originale del film “Running”.

Sinossi di “Running – Il vincitore”

Il 34enne Michael Andropoulos, statunitense di origini greche, da anni coltiva un sogno: partecipare alle olimpiadi nell’ultima gara in programma, ma sicuramente la più emozionante, e che rappresenta l’icona per eccellenza dei giochi: la maratona.

Ma più che un sogno, quel forte desiderio di Michael si è rivelata (per molto tempo) una speranza vana, ed anche sia pur involontariamente da parte sua, una delle fonti dei suoi guai.

La vita di Michael, infatti, a causa di un desiderio mai esaudito , è costellata da stress che lo separano dal mondo.

Una vita letteralmente a pezzi, a cominciare dal matrimonio fallito e sull’orlo del divorzio voluto dalla moglie: Janet (di professione insegnante); ma costantemente rifiutato da lui, incapace di rassegnarsi, all’idea di separarsi dalla donna che ama, e dalle due figlie avute con lei.

Andrè la figlia maggiore vive con disagio il rapporto con Michael, essendo presa di mira dai compagni di scuola che deridono il sogno del genitore di partecipare alle olimpiadi; a differenza di Susan, la figlia minore che, invece, prova per lui un’immensa stima, nonostante anche lei sia presa in giro dai suoi coetanei.

Ma non è soltanto la vita sentimentale di Michael ad essere distrutta; i suoi continui fallimenti nel lavoro, infatti, lo costringono a vivere in stato di perenne disoccupazione, non riuscendo egli a trovare un impiego stabile, per ripiegare quindi su lavori saltuari e poco remunerativi.

Michael però non è intenzionato a rinunciare al suo grande sogno di correre alla maratona dei prossimi giochi olimpici, in programma a Montreal in Canada.

Nella corsa, trova la sua unica via per riscattarsi agli occhi della società, nella speranza di ricostruirsi una vita assieme alla sua famiglia; per questa ragione continua ad allenarsi duramente, anche se oramai, nessuno fra i parenti più stretti, i conoscenti, e i pochi amici rimasti credono che possa avere qualche minima possibilità di riuscire ad essere selezionato fra gli atleti che parteciperanno alle olimpiadi, compreso Walker, il suo ex allenatore che lo considera un perdente.

Fra continui fallimenti, e cocenti delusioni, un giorno, arriva per Michael la notizia tanto attesa: avendo registrato ottimi tempi nelle prove da lui sostenute, è riuscito ad essere selezionato per correre alla maratona di New York.

In caso di piazzamento nei primi tre posti alla maratona della “Grande Mela”, Michael avrebbe potuto partecipare alle olimpiadi nella squadra degli U.S.A.; quel giorno tanto atteso, Michael adesso lo sentiva più vicino.

Nel giorno della fatidica gara, che rappresenta il lasciapassare per la partecipazione ai giochi olimpici, Michael con un avvio ottimale si pone subito in testa, ma la sua competitività eccessiva gli si ritorce contro: sul finire della gara, infatti, gli mancano le forze per rimanere solo al comando, e così giunge quarto al traguardo.

Tuttavia, non tutte le speranze sono perdute: un infortunio ad uno dei primi tre classificati, gli “regala il biglietto” per Montreal.

Michael parteciperà alle olimpiadi, nonostante il disappunto di Walker, attuale allenatore della squadra di atletica degli U.S.A., che nutre ancora forti dubbi sulle sue capacità.

Con riluttanza Walker tornerà ad essere il coach di Michael, gli promette di aiutarlo, ma non gli nasconde ciò che pensa: non pretende che lui vinca la medaglia d’oro a Montreal, bensì che lui non abbandoni la gara, come fece anni prima.

Appresa alla televisione la notizia della partecipazione di Michael alle olimpiadi, le due figlie non riescono a trattenere la gioia, compresa Andrè che adesso non si vergogna più del padre, ma anzi lo ammira.

Dopo pochi giorni dal suo arrivo in Canada, Michael con grande stupore, e gioia si incontra con Janet che gli dichiara la sua rinuncia al divorzio: ora più che mai è determinato a correre per vincere la medaglia d’oro.

Nella giornata conclusiva delle olimpiadi, come di consuetudine, si svolge la maratona; finalmente il momento atteso per tanti anni da Michael, la prova che lui non è un fallito, sta per iniziare.

Michael, forte della sua esperienza come runner, e grazie ad una forma splendida forgiata da duri allenamenti, con un ottimo avvio si pone in testa, e riesce a mantenere la prima posizione per oltre metà percorso.

Ma quella che sembrava la coronazione di un sogno si infrange contro un destino crudele: Michael scivola su alcune foglie bagnate dalla pioggia, subito dopo una curva.

La caduta, che gli causa la frattura di una costola, lo lascia a terra sanguinante con ferite alla spalla, e alla gamba mentre altri corridori lo superano con facilità.

Quando cala l’oscurità, i paramedici si prendono cura di lui dove è caduto. Qualcosa di inspiegabile sta per accadere…

Rimasto a lungo a terra per il dolore, Michael trova la forza di rialzarsi e di riprendere a correre, quando ormai, nello stadio, si sono già effettuate le premiazioni.

Fra lo stupore del pubblico che assiste alla Tv, comprese le due figlie, Michael ritorna in gara nelle strade riaperte al traffico, per arrivare fino alla fine della gara nello stadio olimpico, dove giungerà stremato dalla fatica, ed acclamato dalla folla per la sua prova di coraggio.

Al traguardo troverà ad attenderlo Janet che gli aveva già promesso, giorni prima di non lasciarlo qualunque cosa accada.

Fra l’ovazione del pubblico, le lacrime della moglie, ed il sorriso di ammirazione ed incredulità di Walker, Michael ha vinto la sua corsa più importante, dimostrando di essere un campione, non certo nello sport, ma in qualcosa di ancora più importante: la vita.

Link

Scheda del Film “Running – Il vincitore” – Internet Movie Database.

 

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